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DOMENICA 6 MARZO 2022 – ore 17,00

I GIOIELLI DELL’OPERETTA

L’Operetta è una forma teatrale musicale leggera, spensierata e sempre a lieto fine, nata verso la seconda metà dell’800 con il debutto di “La Rose de Saint-Flour” composta nel 1856 dall’ebreo tedesco naturalizzato francese Jacques Offenbach,  “rivale” del compositore Florimond  Ronger  detto Hervé. Divenuta  celebre più esattamente nel 1860, dapprima in Francia e successivamente in Austria ove fu portata  alla massima espressione da Johann Strauss figlio e, in pieno Novecento da Franz  Lehár  rappresenta il meglio della Belle Epoque, collocatasi in un periodo storico brillante ed estremamente positivo, destinato a concludersi  prematuramente con l’avvento della Prima Guerra Mondiale.
Ebbe dunque vita breve ma tra i suoi eredi si possono annoverare gli spettacoli di varietà o rivista e il moderno musical, che differiscono dal più tradizionale melodramma per l'alternanza sistematica di brani musicali e parti dialogate, genere spesso considerato frivolo e dal facile effetto in contrasto e conflitto perenne con l’Opera,  ove la peculiarità non consiste nella presenza di parti recitate e di trame complesse e inverosimili, né dalla sua sfarzosa cornice scenica o nel gusto della parodia. Ciò che la caratterizza è la vivacità musicale, l'immediata godibilità e, soprattutto, l'aspetto coreografico: infatti sono proprio le danze a costituire il nucleo fondamentale dello spettacolo e ad esercitare sugli spettatori un interesse quasi estremo. D'altra parte essa si identifica in modo particolare in un gusto ed una dimensione culturale, quella della borghesia francese, mitteleuropea e austro ungarica fin de siecle, con la sua predilezione per le storie sentimentali ambientate nella buona società del tempo. Sotto questo aspetto è altrettanto vicina alla prosa o al genere del vaudeville, anche se nell'Europa centrale, il teatro d'opera leggero o comico presentava già in precedenza una simile alternanza di canto e recitazione nell'opéra-comique e del singspiel.

L’Operetta torna quindi nella Citta’ di Curtatone  dopo mesi di silenzio, e lo fa con la presentazione di performance di altissimo livello, avendo come interprete principale il soprano Elena D’angelo in duo con il  tenore Domingo Stasi supportati dal comico Matteo Mazzoli e dall’Orchestra del Teatro Verdi di Buscoldo diretta dal M° Daniele Anselmi. Assisteremo ad una divertente cronistoria ponendosi soprattutto come atto d’amore verso questa forma di teatro musicale, sempre molto amata e oggetto ultimamente di una notevole riscoperta.  Un viaggio a ritroso nel tempo, in un mondo di fiaba animato da granduchesse e fiumi di champagne, ussari a cavallo e giapponesine innamorate, misteriose leggende di carillon e campanelli, uomini in frac e violini tzigan, quindi le arie più belle, i duetti e le scenette tratte dalle famose operette amate dal pubblico.

 

 

 06.03.2022.Tenore Domingo Stasi,soprano Elena D’angelo, comico Matteo Mazzoli, interpreti eccellenti

 

 

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Può essere una goccia nel mare, ma è anche vero che il mare è pieno di gocce.

 

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